Carne della mia carne

Carne della mia carne

(2007, Manni Editori, 256 pag, 17 euro)

“Ha capito, finalmente, perché è qui, signor Malbec?”

Una villa decadente con una grande cucina. Tre ragazzi senza occupazione e un uomo privo d’illusioni, Pietro Malbec, vi si barcamenano preparando piatti da asporto per i benestanti d’una ricca cittadina di provincia. I loro destini s’incrociano con quelli d’una (pre)potente famiglia quando il vecchio impreditore Oliviero Almonte, antropologo mancato, rivolge a Malbec una richiesta agghiacciante. Un enorme guadagno in cambio d’un impegno terribile. Il compromesso estremo tra chi possiede tutto e chi non ha nulla da perdere.

Nello scenario tragicamente reale dei nostri tempi, una vicenda paradossale e corrosiva. Tra pagine ammalianti ed ironia scintillante.

 

 

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